Raramente, se non siamo esperti di un determinato settore, abbiamo la possibilità di decifrare in maniera corretta se il servizio cui ci rivolgiamo è di qualità o meno. Pensiamo, ad esempio, alla ristrutturazione di una casa: dietro a una bellissima facciata, può esserci un lavoro strutturalmente inadeguato. Come fare, allora, a capire se il lavoro è stato eseguito correttamente?

In merito alla casa non saprei, ma in merito ad un lavoro odontoiatrico ci sono alcuni segnali che possono farti capire se lo studio odontoiatrico è di qualità e se l’implantologo è un professionista affidabile.

1. Il servizio offerto: lo studio è in grado di offrire servizi accessori connessi con l’intervento di implantologia? Ad esempio: è in grado di offrire interventi d implantologia in regime di sedazione cosciente con l’assistenza di un medico anestesista? Se uno studio esegue interventi in sedazione cosciente è probabilmente abituato a curare, oltre che pazienti che hanno paura del dentista, anche pazienti con situazioni cliniche particolarmente complesse. Questo significa che un intervento d’implantologia rappresenta la routine per quello studio odontoiatrico.

2. La garanzia del proprio lavoro: sia pur raramente, per motivi vari e spesso sconosciuti, un impianto dentale fallisce precocemente e non si integra all’osso.  La responsabilità a volte è del dentista, a volte del paziente (che non segue le indicazioni fornite), a volte di nessuno dei due.  Nel dubbio, un implantologo responsabile esegue nuovamente l’intervento gratuitamente. Si tratta di un parametro che fa capire che il dentista è sicuro della qualità dei suoi lavori e anche che lavora abbastanza da potersi permettere di rifare un lavoro a sue spese. È ovvio che per poter garantire la sua professionalità, ha bisogno di vedere il paziente in controlli periodici di igiene, per intercettare eventuali problemi. Se, viceversa, il paziente sparisce, non si fa più vedere per molto tempo e poi si ripresenta con il problema, allora la situazione è diversa.

3. Un preventivo nella media: se il preventivo è molto più basso rispetto ai valori medi di mercato, l’eccessiva riduzione di prezzo la si sta compensando da qualche parte. Non potendo abbattere del tutto i costi fissi (stipendi, affitti, ecc.), si deve necessariamente pensare a quelli variabili, ovvero i materiali, aspetto, questo, assai pericoloso quando in gioco vi è la salute del paziente. Allo stesso modo, deve far riflettere un costo eccessivamente alto. 

4. I materiali: un implantologo serio e trasparente dovrebbe sempre comunicare al paziente, nel dettaglio, quali sono i materiali utilizzati. A fine intervento, dovrebbe rilasciare un “passaporto implantare” con tutti i riferimenti relativi al dispositivo medico utilizzato, per dare la possibilità al paziente di accertare la registrazione del prodotto come dispositivo medico certificato e per offrire la possibilità ai colleghi che eventualmente lo dovessero prendere in cura in futuro (nel caso, ad esempio, di un trasferimento all’estero) di poterlo curare nel migliore dei modi.

 

5. La passione per il proprio lavoro: anche questo, ahimè, è un parametro intangibile ma che si può intercettare notando alcuni dettagli nell’operatività del dentista ed è, forse, il più importante. Ricorderò sempre una frase che diceva uno dei miei maestri professionali, il dott. Mazza: “L’eccellenza non è solo una questione di attrezzature. E’ una forma mentis, è un istinto. Il miglioramento è fine a se stesso, come l’amore”. Ebbene, un dentista appassionato tende sempre a raggiungere l’eccellenza, che ci riesca o meno: la sua aspirazione è quella. Un dentista appassionato fotografa i suoi lavori, li mostra fiero ai propri pazienti e ai colleghi, sfrutta i weekend per partecipare a corsi e congressi con la curiosità del primo giorno di lavoro e non vede l’ora che arrivi il lunedì per mettere in pratica l’ultima tecnica innovativa o utilizzare l’ultimo materiale proposto dal mercato. Un dentista appassionato è quello che impegna tutto se stesso per un senso di soddisfazione personale e anche di autocompiacimento, per ricevere la gratitudine del paziente e per andare a dormire con la coscienza pulita e il cuore sereno.